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Vangelo secondo Matteo
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(Testo CEI74)

21
Ingresso messianico a Gerusalemme

Quando furono vicini a Gerusalemme e giunsero presso Bètfage, verso il monte degli Ulivi, Gesù mandò due dei suoi discepoli dicendo loro: «Andate nel villaggio che vi sta di fronte: subito troverete un'asina legata e con essa un puledro. Scioglieteli e conduceteli a me. Se qualcuno poi vi dirà qualche cosa, risponderete: Il Signore ne ha bisogno, ma li rimanderà subito». Ora questo avvenne perché si adempisse ciò che era stato annunziato dal profeta:

Dite alla figlia di Sion:
Ecco, il tuo re viene a te
mite, seduto su un'asina,
con un puledro figlio di bestia da soma.

I discepoli andarono e fecero quello che aveva ordinato loro Gesù: condussero l'asina e il puledro, misero su di essi i mantelli ed egli vi si pose a sedere. La folla numerosissima stese i suoi mantelli sulla strada mentre altri tagliavano rami dagli alberi e li stendevano sulla via. La folla che andava innanzi e quella che veniva dietro, gridava:

Osanna al figlio di Davide!
Benedetto colui che viene nel nome del Signore!
Osanna nel più alto dei cieli!

Entrato Gesù in Gerusalemme, tutta la città fu in agitazione e la gente si chiedeva: «Chi è costui?». E la folla rispondeva: «Questi è il profeta Gesù, da Nazaret di Galilea».

I venditori cacciati dal tempio

Gesù entrò poi nel tempio e scacciò tutti quelli che vi trovò a comprare e a vendere; rovesciò i tavoli dei cambiavalute e le sedie dei venditori di colombe e disse loro: «La Scrittura dice:

La mia casa sarà chiamata casa di preghiera
ma voi ne fate una spelonca di ladri».

Gli si avvicinarono ciechi e storpi nel tempio ed egli li guarì. Ma i sommi sacerdoti e gli scribi, vedendo le meraviglie che faceva e i fanciulli che acclamavano nel tempio: «Osanna al figlio di Davide», si sdegnarono e gli dissero: «Non senti quello che dicono?». Gesù rispose loro: «Sì, non avete mai letto:

Dalla bocca dei bambini e dei lattanti
ti sei procurata una lode?».

E, lasciatili, uscì fuori dalla città, verso Betània, e là trascorse la notte.

Il fico sterile e seccato. Fede e preghiera

La mattina dopo, mentre rientrava in città, ebbe fame. Vedendo un fico sulla strada, gli si avvicinò, ma non vi trovò altro che foglie, e gli disse: «Non nasca mai più frutto da te». E subito quel fico si seccò. Vedendo ciò i discepoli rimasero stupiti e dissero: «Come mai il fico si è seccato immediatamente?». Rispose Gesù: «In verità vi dico: Se avrete fede e non dubiterete, non solo potrete fare ciò che è accaduto a questo fico, ma anche se direte a questo monte: Levati di lì e gettati nel mare, ciò avverrà. E tutto quello che chiederete con fede nella preghiera, lo otterrete».

Obiezione dei Giudei sull'autorità di Gesù

Entrato nel tempio, mentre insegnava gli si avvicinarono i sommi sacerdoti e gli anziani del popolo e gli dissero: «Con quale autorità fai questo? Chi ti ha dato questa autorità?». Gesù rispose: «Vi farò anch'io una domanda e se voi mi rispondete, vi dirò anche con quale autorità faccio questo. Il battesimo di Giovanni da dove veniva? Dal cielo o dagli uomini?». Ed essi riflettevano tra sé dicendo: «Se diciamo: 'dal Cielò', ci risponderà: 'perché dunque non gli avete creduto?''; se diciamo 'dagli uominì', abbiamo timore della folla, perché tutti considerano Giovanni un profeta». Rispondendo perciò a Gesù, dissero: «Non lo sappiamo». Allora anch'egli disse loro: «Neanch'io vi dico con quale autorità faccio queste cose».

Parabola dei due figli

«Che ve ne pare? Un uomo aveva due figli; rivoltosi al primo disse: Figlio, và oggi a lavorare nella vigna. Ed egli rispose: Sì, signore; ma non andò. Rivoltosi al secondo, gli disse lo stesso. Ed egli rispose: Non ne ho voglia; ma poi, pentitosi, ci andò. Chi dei due ha compiuto la volontà del padre?». Dicono: «L'ultimo». E Gesù disse loro: «In verità vi dico: I pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio. E' venuto a voi Giovanni nella via della giustizia e non gli avete creduto; i pubblicani e le prostitute invece gli hanno creduto. Voi, al contrario, pur avendo visto queste cose, non vi siete nemmeno pentiti per credergli.

Parabola dei vignaioli omicidi

Ascoltate un'altra parabola: C'era un padrone che piantò una vigna e la circondò con una siepe, vi scavò un frantoio, vi costruì una torre, poi l'affidò a dei vignaioli e se ne andò. Quando fu il tempo dei frutti, mandò i suoi servi da quei vignaioli a ritirare il raccolto. Ma quei vignaioli presero i servi e uno lo bastonarono, l'altro lo uccisero, l'altro lo lapidarono. Di nuovo mandò altri servi più numerosi dei primi, ma quelli si comportarono nello stesso modo. Da ultimo mandò loro il proprio figlio dicendo: Avranno rispetto di mio figlio! Ma quei vignaioli, visto il figlio, dissero tra sé: Costui è l'erede; venite, uccidiamolo, e avremo noi l'eredità. E, presolo, lo cacciarono fuori della vigna e l'uccisero. Quando dunque verrà il padrone della vigna che farà a quei vignaioli?». Gli rispondono: «Farà morire miseramente quei malvagi e darà la vigna ad altri vignaioli che gli consegneranno i frutti a suo tempo». E Gesù disse loro: «Non avete mai letto nelle Scritture:

La pietra che i costruttori hanno scartata
è diventata testata d'angolo;
dal Signore è stato fatto questo
ed è mirabile agli occhi nostri?

Perciò io vi dico: vi sarà tolto il regno di Dio e sarà dato a un popolo che lo farà fruttificare. Chi cadrà sopra questa pietra sarà sfracellato; e qualora essa cada su qualcuno, lo stritolerà».

Udite queste parabole, i sommi sacerdoti e i farisei capirono che parlava di loro e cercavano di catturarlo; ma avevano paura della folla che lo considerava un profeta.

(Testo TILC)

21

Gesù e i discepoli stavano avvicinandosi a Gerusalemme. Quando arrivarono al villaggio di Bètfage, vicino al monte degli Ulivi, Gesù mandò avanti due discepoli. Disse loro: 'Andate nel villaggio che è qui di fronte a voi, e subito troverete un'asina e il suo puledro, legati. Slegateli e portateli a me. E se qualcuno vi domanda qualcosa, dite così: È il Signore che ne ha bisogno, ma poi li rimanda indietro subito'.
E così si realizzò quel che Dio aveva detto per mezzo del profeta:
Dite a Gerusalemme:
guarda, il tuo re viene a te.
Egli è umile,
e viene seduto su un asino
un asinello, puledro d'asina.
I due discepoli partirono e fecero come Gesù aveva comandato. Portarono l'asina e il puledro, gli misero addosso i mantelli e Gesù vi montò sopra.
La folla era numerosissima. Alcuni stendevano sulla strada i loro mantelli, altri invece stendevano ramoscelli tagliati dagli alberi e facevano come un tappeto. La gente che camminava davanti a Gesù e quella che veniva dietro gridava:
'Osanna! Gloria al Figlio di Davide!
Benedetto colui che viene nel nome del Signore!
Gloria a Dio nell'alto dei cieli!'.
Quando Gesù entrò in Gerusalemme, tutta la città fu in agitazione. Dicevano: 'Ma chi è costui?'. La folla rispondeva: 'È il profeta! È Gesù, quello che viene da Nàzaret di Galilea'.

Gesù scaccia i mercanti dal Tempio
(vedi Marco 11, 15-19; Luca 19, 45-48; Giovanni 2, 13-22)

Poi Gesù entrò nel cortile del Tempio. Cacciò via tutti quelli che stavano là a vendere e a comprare, buttò all'aria i tavoli di quelli che cambiavano i soldi e rovesciò le sedie dei venditori di colombe. E disse loro: 'Nella Bibbia Dio dice:
La mia casa sarà casa di preghiera.
'Voi invece ne avete fatto
un covo di briganti'.
Nel Tempio si avvicinarono a Gesù alcuni ciechi e Zoppi, ed egli li guarì. I capi dei sacerdoti e i maestri della Legge videro le cose straordinarie che aveva fatto e sentirono i bambini che gridavano: 'Gloria al Figlio di Davide!' e si sdegnarono. Dissero a Gesù: - Ma non senti che cosa dicono?
Gesù rispose:
- Sì, sento. Ma voi non avete mai letto nella Bibbia queste parole: Dalla bocca dei fanciulli e dei bambini ti sei procurata una lode?
Poi li lasciò e se ne andò via; uscì dalla città e passò la notte a Betània.

Gesù e l'albero senza frutti. Fede e preghiera
(vedi Marco 11, 12-14.20-24)

Il mattino dopo Gesù tornò a Gerusalemme. Lungo la via ebbe fame e poiché aveva visto una pianta di fichi, si avvicinò per cogliere i frutti; ma non trovò niente, soltanto foglie. Allora disse all'albero: 'Mai più in eterno nascano frutti da te!'. E l'albero immediatamente diventò secco.
I discepoli rimasero pieni di stupore. Perciò domandarono:
- Perché l'albero di fico è seccato immediatamente?
Gesù rispose:
- Io vi assicuro che se avete fede e non dubitate, anche voi potrete fare ciò che è capitato a questo albero. Anzi, potrete anche dire a questa montagna: Sollévati e bùttati nel mare! e avverrà così. Tutto quel che chiederete nella preghiera, se avrete fede, lo riceverete.

Discussione sull'autorità di Gesù
(vedi Marco 11, 27-33; Luca 20, 1-8)

Gesù venne di nuovo nel Tempio. Mentre se ne stava là a insegnare, i capi dei sacerdoti e le altre autorità del popolo si avvicinarono a lui e gli domandarono:
- Che diritto hai di fare quel che fai? Chi ti ha dato l'autorità di agire così?
Gesù rispose loro:
- Voglio farvi anch'io una domanda; se mi rispondete, anch'io vi dirò con quale autorità faccio queste cose. Dunque, Giovanni, chi lo ha mandato a battezzare? Dio o gli uomini?
Essi cominciarono a discutere tra loro: 'Se diciamo che Giovanni è stato mandato da Dio, ci chiederà: 'Perché allora non avete creduto in lui?'. Se invece diciamo che è stato mandato dagli uomini, c'è da aver paura della folla, perché tutti considerano Giovanni come un profeta'. Perciò risposero:
- Non lo sappiamo.
Allora anche Gesù dichiarò:
- Ebbene, in questo caso neppure io vi dirò con quale autorità faccio queste cose.

Parabola dei due figli

Poi Gesù disse loro: 'Vorrei conoscere il vostro parere. C'era un uomo che aveva due figli. Chiamò il primo e gli disse: Figlio mio, oggi va' a lavorare nella vigna. Ma quello rispose: 'No, non ne ho voglia'; ma poi cambiò idea e ci andò. Chiamò anche il secondo figlio e gli disse la stessa cosa. Quello rispose: 'Sì, padre', ma poi non ci andò. Ora, ditemi il vostro parere: chi dei due ha fatto la volontà del padre?'.
Risposero: 'Il primo'.
Allora Gesù disse: 'Ebbene, vi assicuro che ladri e prostitute vi passano avanti ed entrano nel regno di Dio. Perché Giovanni il Battezzatore è venuto ad indicarvi la strada giusta, ma voi non gli avete creduto; i ladri e le prostitute, invece, gli hanno creduto. E anche dopo aver visto queste cose, voi non avete cambiato idea: avete continuato a non credergli'.

Parabola della vigna e dei contadini omicidi
(vedi Marco 12, 1-12; Luca 20, 9-19)

'Ascoltate un'altra parabola: C'era un proprietario che piantò una vigna, la circondò con una siepe, scavò una buca per il torchio dell'uva e costruì una torretta di guardia; poi affittò la vigna ad alcuni contadini e andò lontano. 'Quando fu vicino il tempo della vendemmia, mandò dai contadini i suoi servi per ritirare il suo raccolto. Ma quei contadini presero i suoi servi e uno lo bastonarono, un altro lo uccisero, un altro lo colpirono con le pietre. Il padrone mandò di nuovo altri servi più numerosi dei primi, ma quei contadini li trattarono allo stesso modo.
'Alla fine mandò suo figlio, pensando: Avranno rispetto di mio figlio.
'Ma i contadini, vedendo il figlio, dissero tra loro: 'Ecco, costui sarà un giorno il padrone della vigna. Coraggio, uccidiamolo e avremo noi l'eredità!'. Così lo presero, lo gettarono fuori della vigna e lo uccisero'.
A questo punto Gesù domandò:
- Quando verrà il padrone della vigna, che cosa farà a quei contadini?
Risposero i presenti:
- Ucciderà senza pietà quegli uomini malvagi e darà in affitto la vigna ad altri contadini che, alla stagione giusta, gli consegneranno i frutti.
Disse Gesù:
- Non avete mai letto quel che dice la Bibbia?
La pietra che i costruttori hanno rifiutato
è diventata la pietra più importante.
Questo è opera del Signore
ed è una meraviglia per i nostri occhi.
Per questo vi assicuro che il regno di Dio sarà tolto a voi e sarà dato a gente che farà crescere i suoi frutti. I capi dei sacerdoti e i farisei che ascoltavano queste parabole capivano che Gesù le raccontava per loro. Cercavano quindi un modo per arrestarlo, ma avevano paura della folla perché tutti lo consideravano un profeta.

(Testo CEI2008)

21
GESU' A GERUSALEMME
Entusiasmo della folla

Quando furono vicini a Gerusalemme e giunsero presso Bètfage, verso il monte degli Ulivi, Gesù mandò due discepoli, dicendo loro: «Andate nel villaggio di fronte a voi e subito troverete un'asina, legata, e con essa un puledro. Slegateli e conduceteli da me. E se qualcuno vi dirà qualcosa, rispondete: «Il Signore ne ha bisogno, ma li rimanderà indietro subito»». Ora questo avvenne perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta:

Dite alla figlia di Sion:
Ecco, a te viene il tuo re,
mite, seduto su un'asina
e su un puledro, figlio di una bestia da soma.

I discepoli andarono e fecero quello che aveva ordinato loro Gesù: condussero l'asina e il puledro, misero su di essi i mantelli ed egli vi si pose a sedere. La folla, numerosissima, stese i propri mantelli sulla strada, mentre altri tagliavano rami dagli alberi e li stendevano sulla strada. La folla che lo precedeva e quella che lo seguiva, gridava:

«Osannaal figlio di Davide!
Benedetto colui che viene nel nome del Signore!
Osanna nel più alto dei cieli!».

Mentre egli entrava in Gerusalemme, tutta la città fu presa da agitazione e diceva: «Chi è costui?». E la folla rispondeva: «Questi è il profeta Gesù, da Nàzaret di Galilea».

Gesù scaccia i venditori dal tempio

Gesù entrò nel tempio e scacciò tutti quelli che nel tempio vendevano e compravano; rovesciò i tavoli dei cambiamonete e le sedie dei venditori di colombe e disse loro: «Sta scritto:

La mia casa sarà chiamata casa di preghiera.
Voi invece ne fateun covo di ladri».

Gli si avvicinarono nel tempio ciechi e storpi, ed egli li guarì. Ma i capi dei sacerdoti e gli scribi, vedendo le meraviglie che aveva fatto e i fanciulli che acclamavano nel tempio: «Osanna al figlio di Davide!», si sdegnarono, e gli dissero: «Non senti quello che dicono costoro?». Gesù rispose loro: «Sì! Non avete mai letto:

Dalla bocca di bambini e di lattanti
hai tratto per te una lode?».

Li lasciò, uscì fuori dalla città, verso Betània, e là trascorse la notte.

Condanna di un albero sterile

La mattina dopo, mentre rientrava in città, ebbe fame. Vedendo un albero di fichi lungo la strada, gli si avvicinò, ma non vi trovò altro che foglie, e gli disse: «Mai più in eterno nasca un frutto da te!». E subito il fico seccò. Vedendo ciò, i discepoli rimasero stupiti e dissero: «Come mai l'albero di fichi è seccato in un istante?». Rispose loro Gesù: «In verità io vi dico: se avrete fede e non dubiterete, non solo potrete fare ciò che ho fatto a quest'albero, ma, anche se direte a questo monte: «Lèvati e gèttati nel mare», ciò avverrà. E tutto quello che chiederete con fede nella preghiera, lo otterrete».

L'autorità di Gesù contestata

Entrò nel tempio e, mentre insegnava, gli si avvicinarono i capi dei sacerdoti e gli anziani del popolo e dissero: «Con quale autorità fai queste cose? E chi ti ha dato questa autorità?». Gesù rispose loro: «Anch'io vi farò una sola domanda. Se mi rispondete, anch'io vi dirò con quale autorità faccio questo. Il battesimo di Giovanni da dove veniva? Dal cielo o dagli uomini?». Essi discutevano fra loro dicendo: «Se diciamo: «Dal cielo», ci risponderà: «Perché allora non gli avete creduto?». Se diciamo: «Dagli uomini», abbiamo paura della folla, perché tutti considerano Giovanni un profeta». Rispondendo a Gesù dissero: «Non lo sappiamo». Allora anch'egli disse loro: «Neanch'io vi dico con quale autorità faccio queste cose».

Parabola dei due figli

«Che ve ne pare? Un uomo aveva due figli. Si rivolse al primo e disse: «Figlio, oggi va' a lavorare nella vigna». Ed egli rispose: «Non ne ho voglia». Ma poi si pentì e vi andò. Si rivolse al secondo e disse lo stesso. Ed egli rispose: «Sì, signore». Ma non vi andò. Chi dei due ha compiuto la volontà del padre?». Risposero: «Il primo». E Gesù disse loro: «In verità io vi dico: i pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio. Giovanni infatti venne a voi sulla via della giustizia, e non gli avete creduto; i pubblicani e le prostitute invece gli hanno creduto. Voi, al contrario, avete visto queste cose, ma poi non vi siete nemmeno pentiti così da credergli.

Parabola dei contadini omicidi

Ascoltate un'altra parabola: c'era un uomo che possedeva un terreno e vi piantò una vigna. La circondò con una siepe, vi scavò una buca per il torchio e costruì una torre. La diede in affitto a dei contadini e se ne andò lontano. Quando arrivò il tempo di raccogliere i frutti, mandò i suoi servi dai contadini a ritirare il raccolto. Ma i contadini presero i servi e uno lo bastonarono, un altro lo uccisero, un altro lo lapidarono. Mandò di nuovo altri servi, più numerosi dei primi, ma li trattarono allo stesso modo. Da ultimo mandò loro il proprio figlio dicendo: «Avranno rispetto per mio figlio!». Ma i contadini, visto il figlio, dissero tra loro: «Costui è l'erede. Su, uccidiamolo e avremo noi la sua eredità!». Lo presero, lo cacciarono fuori dalla vigna e lo uccisero. Quando verrà dunque il padrone della vigna, che cosa farà a quei contadini?». Gli risposero: «Quei malvagi, li farà morire miseramente e darà in affitto la vigna ad altri contadini, che gli consegneranno i frutti a suo tempo».
E Gesù disse loro: «Non avete mai letto nelle Scritture:

La pietra che i costruttori hanno scartato
è diventata la pietra d'angolo;
questo è stato fatto dal Signore
ed è una meraviglia ai nostri occhi?

Perciò io vi dico: a voi sarà tolto il regno di Dio e sarà dato a un popolo che ne produca i frutti. Chi cadrà sopra questa pietra si sfracellerà; e colui sul quale essa cadrà, verrà stritolato».
Udite queste parabole, i capi dei sacerdoti e i farisei capirono che parlava di loro. Cercavano di catturarlo, ma ebbero paura della folla, perché lo considerava un profeta.

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